DOMENICA 28 LUGLIO 2013 (XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO)
Riferimenti alle letture: Gen 18,20-32; Sal 137,1-3.6-8; Col 2,12-14; Lc 11,1-13
Commento alle letture:

SIGNORE GESÙ, INSEGNACI A PREGARE!
«Padre, sia santificato il tuo nome,… dacci ogni giorno il pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati». Uno dei discepoli chiede a Gesù che insegni a pregare (Vangelo). La colletta prega così: «Rivelaci, o Padre, il mistero della preghiera filiale di Cristo». C’è una preghiera che dobbiamo imparare, che ci è consegnata come dono, che ci trasforma all’interno. Da soli non ne siamo capaci, Gesù ce la insegna: preghiera fiduciosa e perseverante di figli di Dio a lui affezionati, che lo riconoscono e lo invocano Padre, preghiera per diventare più figli, che diviene invocazione allo Spirito Santo. Sono passi da compiere per imparare da Gesù il senso e l’orientamento del nostro pregare: la ricerca di lui piuttosto che delle cose che ci possono stare a cuore, della sua volontà, del suo amore. Il “Padre nostro” non può ridursi ad una formula, deve diventare spirito e vita. Alla scuola di Gesù scopriamo il mistero della preghiera. Dio ascolta la supplica di Mosè (I Lettura), perché risponde alla sua volontà che è perdono e salvezza. La fiducia nel mistero della preghiera ci fa crescere nell’esperienza del suo amore e «ci risuscita per la fede nella potenza di Dio» (II Lettura).