Nella Messa delle 11,15 abbiamo avuto la gioia del Battesimo di Luigi (un rinnovato augurio ai genitori e familiari); a motivo di questo importante evento, si era deciso di invitare i genitori e figli/e del 3° anno di catechesi (V elementare) che riceveranno i sacramenti della Confermazione e dell’Eucaristia Domenica 28 maggio e con loro padrini e madrine che avevano indicato. Dopo la celebrazione, ho incontrato genitori, padrini e madrine nel “teatrino!”, mentre i figli erano rimasti in chiesa per delle prove dei canti di Natale con le catechiste e alcuni “musicisti”.

Nel momento che ho vissuto con “gli adulti”, dopo averli invitati a distinguersi – genitori da un lato e padrini/madrine dall’altro – ho fatto riferimento alla celebrazione appena conclusa per richiamare l’importanza della scelta fatta dai genitori e figli e l’accettazione da parte dei padrini/madrine.

Una accettazione – ho fatto presente – che implica un impegno ecclesiale; per questo viene chiesto un documento di idoneità da farsi fare nella parrocchia di residenza. La mano destra che metteranno sulla spalla dei “piccoli” sarà il segno della vicinanza e della cura della Chiesa, non solo delle loro persone.

Ho invitato pertanto – visto che mancano 5 mesi al 28 maggio 2023 – a vivere un “recupero” (per chi ne avesse bisogno) della partecipazione alla vita della Chiesa e ai sacramenti. In questo modo il loro gesto non sarà in contraddizione con lo stile di vita. E proprio per chiedere questo aiuto dall’Alto, avevo chiesto di recitare tutti insieme, prima della benedizione finale, la sequenza di Pentecoste: per affidarci allo Spirito Santo e invocare la sua azione su tutti noi… Questa occasione – per molti – potrebbe essere risanante! Mi è sembrato di vederlo e sentirlo, quando alla conclusione del mio dire, qualcuno ha fatto partire un applauso che mi ha sorpreso e rallegrato. “Il buon giorno si vede dal mattino” e “Se son rose fioriranno”