che ha raccontato la storia più bella

L’Annunciazione: l’angelo Gabriele dice a Maria “Sono venuto, mandato da Dio per dirti che nel tuo grembo crescerà un bimbo. Lo chiamerai Gesù”; Maria risponde “Ma come faccio? Io sono fidanzata con Giuseppe, non è possibile!” “È Dio che lo vuole!” “Sia fatta la sua volontà”.

Giuseppe nel sonno: “Svegliati Giuseppe!” “Chi è che mi chiama?” “Sono io, l’angelo Gabriele” “E che vuoi da me?” “Ti volevo dire che Dio ha scelto te per essere il papà di suo figlio” “E perché?” “Maria avrà un bambino e tu lo chiamerai Gesù”.

Con queste semplici battute quello che per noi “grandi” è un meraviglioso mistero, alle radici della nostra fede, è stato reso alla portata dei più piccoli, bambini e bambine, dai 3 ai 5 anni, provenienti da Civitanova e dintorni, che frequentano la Scuola dell’infanzia paritaria “Pio XII”, che sono stati interpreti, con la loro autenticità, gioia e commozione, della recita “La notte di Natale”.

L’evento, che si è svolto nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Apparente, il 16 dicembre, è stato un grandissimo momento di famiglia, nel senso che erano presenti i genitori, forse più emozionati dei loro piccoli attori, con i fratelli più grandi e più piccoli che scorrazzavano per la chiesa o dormivano in braccio a mamma e papà, ma anche nel senso che è stata messa in scena la storia della Santa Famiglia rappresentata in tutti i suoi momenti più significativi, dall’allegria del matrimonio ebraico di Maria e Giuseppe, alla fatica dei piccoli sposini, che non trovano nessuno disposti ad accoglierli, all’arrivo degli splendidi angioletti, con le loro coroncine di luci, al Bambinello con la vestina dorata, alla splendente e canterina stella cometa, all’arrivo dei pastori, con le tenerissime pecorelle interpretate dai bambini di tre anni, poi le contadine, le lavandaie, le locandiere che chiedono perdono e infine i Re Magi che vanno a portare i loro doni, ognuno secondo le proprie possibilità e il proprio lavoro.

I bambini hanno commosso per la loro semplicità ma anche per l’entusiasmo e l’impegno che hanno messo, tutti, per una rappresentazione che si è svolta dopo cena e anche per un tempo abbastanza lungo.

Alla fine della serata è intervenuto il parroco, don Emilio Rocchi, con un augurio particolare: “Come le maestre hanno trovato un posto per ciascuno dei vostri figli, esaltando le loro qualità e tenendo in secondo piano i difetti, mi auguro che ciascuno di voi trovi il suo posto”.

La serata si è conclusa allegramente con la consegna delle stelle di Natale alle maestre della scuola, una magnifica realtà parrocchiale voluta nel 1962 dall’allora primo parroco della neonata parrocchia di Santa Maria Apparente, don Giuseppe Trastulli, ovvero alle grintose Stefania Quatrini, Pamela Benfatto, Annalisa Eletto, Francesca Maranesi e Annarita Recanati; stelle di Natale anche per l’ottimo maestro di musica Samuele Dutto, che ha scelto le azzeccatissime canzoni della recita, alle collaboratrici scolastiche Paola Belleggia e Sonia Peroni. Particolari ringraziamenti sono stati espressi anche alle ex maestre Chiara Turri e Viviana Amenta e poi a Vera Cerri, Gabriella Cardelli (che molto hanno contribuito alla riuscita della serata), ma anche a Elisa ed Elena Capozucca, Sonia Gironacci ed Elisa Mandolesi, venute proprio per “dare una mano”; loro e tutti gli adulti che si sono impegnati con passione, e senza guardare l’orologio, hanno reso possibile un momento che non è stato una semplice recita ma l’allestimento scenico coinvolgente di un Vangelo che ci parla sempre.

Simona Mengascini