Domenica scorsa, 19 marzo (IV Domenica di quaresima: Laetare) dalle 16 alle 17,10 si è svolto l’incontro con i genitori dei 3 anni di catechesi per completare l’iniziazione cristiana. Dapprima, in due luoghi diversi: i genitori, in oratorio, e bambini e bambine, nel “teatrino”, per concludere poi insieme in chiesa pregando il Padre Nostro e dando indicazioni in particolare per la IV elementare.

Due momenti diversi, entrambi – mi sembra – apprezzati. Personalmente, sono stato con i genitori (erano oltre 200, secondo me); ho ripercorso il cammino delle letture della quaresima come occasione di conversione dinanzi all’amore concreto e infinito di Gesù che giunge a dare la vita affinché potessimo avere pensieri, parole e gesti trasfigurati dal Vangelo, dal “Date e vi sarà dato”; dal “Non c’è amore più grande di chi dà la vita”; dal “Credi tu questo?”; … ho infine concluso dicendo che una buona comunicazione ha bisogno di commenti da parte loro. Li ho invitati pertanto a darmi le loro impressioni di persona o scrivendole, … Ne riporto alcune senza nomi: “… grazie per ieri perché ho capito molte cose e tanti dubbi in parte si sono risolti. Mi chiedo quante cose ho ancora da imparare ma sono tranquillo perché il Signore è con me”; e ancora: “… volevo ringraziarti per l’incontro di ieri […] Ho capito l’importanza di quanto Dio è stato buono con noi. Ha dato il suo prezioso Figlio per salvarci dai peccati e quanto può essere infinita la Sua grandezza. Pensare a tutto quello che ha subito Gesù, torture e crudeltà, può essere solo per me un solo e UNICO riferimento di speranza ed amore”; “.. mi sono accorto di quante poche famiglie vengono a Messa, visto che non conoscevano tanti brani del Vangelo che hai presentato”… Allego la paginetta che ho consegnato ai presenti, come sintesi per alcuni che non sono potuti venire e mi avevano avvisato. Uno di loro, mi ha scritto che dovendo fare una scelta è restato con loro; gli ho risposto così: “Grazie di avermelo detto. Hai fatto bene secondo me”. Perché gli ho scritto così? Perché ciò che conta è capire e compiere la volontà di Dio … il resto è contorno, secondario. Ho detto alla fine della Messa vespertina a due genitori che erano alla celebrazione e non erano potuti venire alla riunione che era stato provvidenziale: “Non avrei saputo dove mettervi…” e per “recuperare” ho ricevuto un invito a pranzo… Ho indicato dei piccoli esercizi, non scritti sulla paginetta ma magari li scrivo i prossimi giorni unitamente a una presentazione dell’attività proposta ai bambini e bambine soprattutto (ma non solo) di IV elementare (don Emilio)

Santa Maria Apparente

GENITORI DEL 1°, DEL 2° E DEL 3° ANNO DI CATECHESI

(Domenica 19 marzo 2023, IV di Quaresima [“Laetare”])

Quaresima: impegnati in una (rinnovata e continua) “conversione” di vita

 

Gesù, dopo Battesimo di Giovanni e tentazioni del diavolo nel deserto, iniziò a predicare invitando alla conversione; e così fece fare ai suoi discepoli i quali “Partiti, proclamarono che la gente si convertisse” (Mc 6,12). E come Gesù ha preparato i suoi discepoli allo scandalo della croce e alla sorpresa della risurrezione, così fa la Chiesa, la quale desidera educarci a pensare secondo Dio e non secondo gli uomini. Era quanto Gesù aveva detto rimproverando Pietro  (cf. Mc 8, 33), ma potrebbe valere anche per me e per tutti noi.

 

Con il giorno di digiuno e astinenza dalle carni del Mercoledì delle Ceneri anche noi siamo sollecitati a verificare (nelle parole, nei pensieri e nei gesti) se pensiamo “secondo Dio” e forse dovremmo chiederci dove e come cambiare cosicché dalla strada sbagliata passiamo alla giusta e dalla giusta alla migliore. Tutto può essere rinnovato da Dio! Un aiuto ci viene dalla Parola di Dio e quindi ripercorriamo rapidamente i brani evangelici delle Domeniche di Quaresima dell’Anno A, soffermandoci sugli eventi del Triduo pasquale.

Le tentazioni di Gesù (cf. Mt 4, 1-11): riconosciamo le tentazioni del diavolo?

La trasfigurazione di Gesù (cf. Mt 17, 1-9): ci lasciamo trasfigurare dalla Parola di Dio?

Gesù e la donna samaritana (cf. Gv 4, 5-42): per me, Gesù è il Messia che dà la vita?

Gesù guarisce un cieco nato (cf. Gv 9, 1-41): per noi, Gesù è la Luce della vita?

Gesù risuscita Lazzaro (cf. Gv 11, 1-45): crediamo nella risurrezione?

Inizia la Settimana Santa con le Palme: Ultima cena, preghiera al Getsemani e cattura; passione, crocifissione, morte e sepoltura (cf. Mt 26,14-27,66): Gesù ama fino alla fine!

 

Nel Giovedì Santo: preparazione della Cena pasquale, lavanda dei piedi e istituzione dei sacramenti dell’Eucaristia e Ordine, “discorsi di addio” e preghiera al Getsemani, arresto e processo nel tribunale ebraico. Tradimento, rinnegamento e fuga degli apostoli.

Messa crismale (cf. Lc 4, 16-21): apparteniamo a un popolo consacrato a Dio (gli oli dei catecumeni, degli infermi e del crisma).

“Cena del Signore” (cf. Gv 13, 1-15): il primato del servizio e dell’amore reciproco.

Nel Venerdì Santo: la consegna al governatore romano, Pilato, il quale lo invia al re Erode, cerca di liberarlo (ma il popolo sceglie Barabba) e lo consegna ai soldati affinché fosse crocifisso con due ladroni; ne fa scrivere il motivo: I.N.R.I. (Jesus Nazarenus Rex Iudeorum: Gesù Nazareno Re dei Giudei); al Golgota, morte e sepoltura. Le sette parole: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,46; Mc 15,34); “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23, 34); “Oggi con me sarai nel paradiso” (23, 43); “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (23, 46); “Donna, ecco tuo figlio! .. Ecco tua madre” (Gv 19, 26); “Ho sete” (19, 28); “È compiuto” (19, 30).

Il corpo è nel sepolcro, l’anima discende agli inferi, luogo nel quale abitavano i morti…

La passione del Signore (cf. Gv 18,1-19,42) mostra la fedeltà alla consegna del Padre.

Nel Sabato Santo: L’anima di Gesù discesa agli inferi predica a quanti ai defunti; discepoli e Maria attendono; anziani del popolo fanno mettere dei soldati romani davanti alla tomba.

Veglia pasquale (cf. Mt 28,1-10): il Signore è risorto!

Domenica di Pasqua (9 aprile) e tempo pasquale fino alla Pentecoste (28 maggio)

Alle prime luci del “giorno dopo il sabato”, “dies Domini” (giorno del Signore, domenica), le donne portano l’annuncio della risurrezione; Maria Maddalena e apostoli lo riconoscono.

Pasqua (cf. Gv 20, 1-9; Lc 24, 13-35 [alla sera].

Gesù si fa catturare nei giorni della festa ebraica di Pasqua e la trasformarla con la morte-risurrezione in evento di grazia per tutti i popoli, non solo per il popolo ebraico che ricordava la liberazione dall’Egitto (e la luna di primavera con la nascita degli agnelli). Grazie Signore Gesù!

Rocchi don Emilio