Per rinverdire la tradizione del rosario in famiglia il parroco don Emilio ha chiesto ad alcuni nuclei familiari di ospitare nel mese di ottobre, per alcuni giorni, la statua della Madonna Immacolata solitamente custodita in sacrestia e di dire un rosario con parenti e vicini. Per la prima settimana del mese la statua è stata collocata al Santuario di Santa Maria Apparente, poi dall’otto ottobre comincerà la sua “peregrinatio” in alcune case della parrocchia. Abbiamo chiesto qualcosa a due famiglie.

I coniugi Amato e Sesta Mattioli (via Piero Gobetti, 123, giovedì 13 – domenica 16) sono la coppia più “adulta” che si è aperta a questa particolare forma di ospitalità e preghiera: i due sono sposati infatti da ben 53 anni e hanno tre figli e sei nipoti che vanno dagli otto ai 24 anni. “E’ la prima volta che accogliamo la statua della Madonna in casa – dice Sesta – anche se in passato abbiamo avuto esperienza come centro d’ascolto durante la missione popolare. Ci piaceva l’idea di aprire le porte, oltre che ai nostri cari, agli amici e ai vicini con cui magari ci si saluta quando passano con la macchina ma con cui, magari, non ci si ferma mai a parlare. C’è anche da dire che il rosario è una preghiera che ci piace molto, quando ero bambina lo si pregava in casa, poi, purtroppo, la tv ha cambiato le nostre abitudini. Quando ho un attimo di tempo recito il rosario da sola, mi piace soprattutto la sera prima di addormentarmi. Speriamo che la presenza della statua sia un’occasione per riunire tutti e pregare insieme, soprattutto me lo auguro per i miei nipoti”.

La famiglia più giovane, nel senso che sono sposati da soli tre anni, che accoglierà la statua della Madonna è quella di Alfredo e Simona Ercoli (via Piane Chienti 3/C, giovedì 20 – domenica 23) che si dicono “sorpresi ma anche onorati dalla proposta che ci ha fatto don Emilio. Abbiamo subito risposto di sì perché ci piaceva vivere un momento di spiritualità condivisa proprio a casa nostra con i nostri cari, gli amici e i vicini. Dobbiamo confessare che, passata l’infanzia e la sana abitudine del Mese di Maria abbiamo un po’ ‘perso’ il Rosario: la sollecitazione che abbiamo avuto ci è sembrato un segno per metterci sulla strada giusta e lo abbiamo colto al volo. Infine la Madonna è stata importante per noi e per il nostro fidanzamento e ci sembrava bello avere la sua statua a casa nostra per qualche giorno”.