Come si era sperato, ieri è stato un vero e proprio momento di “famiglia” tra alcune famiglie.

Qualcuno mi ha detto che sarebbero potute essere di più – per la Messa si sono poi aggiunte anche altre 5 famiglie – ma non è importante il numero, quanto piuttosto quello che si è riusciti a vivere insieme.

 

Come previsto nel programma, in tarda mattinata le famiglie hanno fatto una passeggiata e hanno potuto godere della bellezza della Riserva naturale dell’Abbazia di Fiastra.

Quando sono giunto io, alcuni stavano riposando, altri giocando, e diversi cani felici di scorrazzare nei prati. Ho parlato un po’ con l’una o l’altra persona e poi mi sono messo a giocare con i più piccoli a calcio, anche le bambine… in un divertimento generale.

 

Mi è sembrato un clima semplice e spontaneo tra persone che frequentano la Parrocchia, ma non sempre hanno modo e tempo di condividere qualcosa della loro vita in amicizia.

 

Pensavo che la giornata si concludesse con la Messa alle 16,15 nella bellissima chiesa cistercense, invece a conclusione della funzione mi è venuto spontaneo dire che avrei offerto il gelato ai presenti, per poter condividere ancora qualche momento di fraternità. Quando sono ripartito per andare a visitare i miei genitori, ho lasciato diversi ancora lì, a parlare e passeggiare.

 

Il testo di un sms che ho ricevuto ieri sera da una famiglia riassume il senso della giornata:

“E’ stata una bellissima giornata, da ripetere assolutamente quando sarà un po’ più fresco, penso che iniziare a conoscersi tra giovani famiglie sia una grande opportunità per un futuro migliore per la nostra comunità”.

Quando ci si esprime così non solo ci si è sentiti in famiglia ma la si è costruita, da protagonisti.

Sì, proprio così! in parrocchia tutti – in particolare le famiglie – devono tornare ad essere protagonisti come nei primi tempi in cui si viveva e annunciava che Gesù è il Signore e si era disposti, per non rinnegare questa fede, anche a soffrire.

 

Grazie, don Emilio