GIOVEDI 15 AGOSTO

Riferimento letture: Messa Vespertina nella vigilia: 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2; Sal 131,6-7.9-10,13-14; 1Cor 15,54-57; Lc 11,27-28.

 Messa del giorno: Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44,10-12.15-16; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.

Commento alle letture:

MARIA SEGNO DI SICURA SPERANZA E CONSOLAZIONE

In Maria contempliamo la donna dell’Apocalisse (I Lettura), che genera un figlio, subito rapito presso il trono di Dio, dove va a prepararci un posto, come promette Gesù nel Vangelo di Giovanni (14,1-4). La sua promessa è per noi tutti. Ricorda Paolo ai Corinzi (II Lettura), Cristo è la primizia di coloro che sono morti e in lui tutti riceveranno vita. Maria è la prima a godere della vittoria pasquale del suo Figlio sulla morte, ed è già partecipe della sua vita nuova, anticipando così il destino che ci attende. D’ora in poi tutte le generazioni non solo la diranno beata, ma potranno partecipare della sua stessa beatitudine: quella di chi gode della vita stessa di Dio, accolta nel suo mistero di luce e di pace. Maria è già in questa beatitudine perché ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. La beatitudine di Maria è la beatitudine della fede; è la beatitudine di chi crede nella parola di Dio fino a lasciarla accadere nella propria vita. Maria ha generato la parola di Dio – Gesù – nella nostra storia, ora il Figlio genera lei nella vita che più non muore.

 

80 ANNI FA A BANNEUX APPARIVA LA “VERGINE DEI POVERI”

«MAMMA, vedo una Signora nel giardino… è così ben vestita e così elegante… si direbbe la santa Vergine». A un certo punto quella signora apre le mani e fa un cenno di invito alla piccola Mariette Beco, di undici anni. Ma la mamma della bambina le impedisce di uscire chiudendo la porta di casa. È il racconto della prima delle otto apparizioni che la Madonna compì a Banneux, un villaggio sull’altopiano delle Ardenne in Belgio. Era il 15 gennaio 1933, 80 anni fa. La «bella signora» ritornerà altre sette volte e svelerà alla piccola Mariette la sua identità: «Io sono la Vergine dei Poveri». E nell’ultima apparizione, il 2 marzo 1933, aggiungerà: «Io sono la Madre del Salvatore, Madre di Dio», e consegnando alla piccola l’invito di «pregare, pregare molto».

(Dal mensile “Madre di Dio”, n. 2 – 2013)

da La Domenica