Santuario di Santa Maria Apparente – venerdì 6 febbraio 2015

Primo venerdì del mese

 Anno della Vita consacrata e bicentenario della nascita di don Bosco

In questo Anno della vita consacrata così fortemente voluto da Papa Francesco, si tratta di cercare di riscoprire la preziosità di questo carisma e di questo stato di vita, in particolare, attraverso la persona di san Giovanni Bosco. Infatti dal 12 al 15 febbraio prossimi accoglieremo in Parrocchia la statua e una sua reliquia. Egli «Si è formato nel tempo, fin da quando stava seduto sulle ginocchia di Mamma Margherita, poi con l’amicizia di buoni maestri di vita e, in particolar modo, nella vita quotidiana in mezzo ai giovani. Il Bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco è un anno di Grazia»[1], che ci invita a guardare l’eredità che ci ha lasciato.

 Abbiamo vissuto tre momenti di riflessione e di preghiera. Un primo momento di catechesi sull’importanza della vita consacrata nella Chiesa cercando di valorizzare alcune indicazioni offerte da Papa Francesco[2]; seguito attraverso la lettura di alcune espressioni di don Bosco di alcune evidenziazioni del carisma salesiano e, infine, l’esposizione del SS. Sacramento e l’Adorazione Eucaristica.

 

Alcuni testi di don Bosco.

Don Bosco è un santo eucaristico che trovò in Gesù il modello della sua azione, in particolare, con i giovani. Così diceva:

«La presenza di Gesù è un tesoro che avremmo invano cercato sulla terra se Egli non ci fosse rimasto per amor nostro. Ma Esso è là, in mezzo a noi, Egli ci apre le sue braccia, il suo cuore. Dove troveremo noi un amico che intenda le nostre pene e ci compatisca, un orecchio che non si stanchi mai di ascoltarci, una voce che mai si stanchi di dirci quelle parole di consolazione che sono al meglio adattate per fortificarci e sollevarci?

Andiamo dunque a Gesù»[3].

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Don Bosco nutriva un amore speciale per la Ss. Eucaristia. Anche la devozione verso Maria Ausiliatrice, che egli sentiva vivissima, non era che «mezzo per promuovere l’amore verso Gesù Eucaristico»[4].

Queste erano le “due colonne” raccomandate come baluardi a cui aggrapparsi per affrontare e sconfiggere i nemici della Chiesa, rimanendo fedeli al Papa.

Don Bosco definì la Santa Eucaristia il più efficace alimento della sua vocazione; Essa fu l’“amore di tutta la sua vita e oggetto perenne del suo zelo sacerdotale. Il suo serafico ardore per Gesù Sacramentato gli traspariva dal volto nel ricevere la santa Eucaristia.

L’amore ardente di don Bosco per il Cuore Eucaristico di Cristo si tradusse sempre in azione verso i ragazzi e i giovani. Santi salesiani come Domenico Savio, che un giorno – dopo un’insolita assenza dalle attività comuni – fu trovato in estasi davanti al Tabernacolo, non furono che il frutto dell’esempio e degli insegnamenti di don Bosco, oltre che della risposta dei giovani.

 «Le visite a Gesù nel Tabernacolo per i ragazzi di don Bosco erano libere, brevi, assidue e venivano compiute con tutta semplicità, come la cosa più naturale del mondo.

Gesù è l’amico per eccellenza che consiglia, anima, conforta ed è la vita che alimenta la giovinezza.

Perciò il santo educatore esortava così: Cari giovani, volete che Gesù vi faccia molte grazie? Visitatelo spesso!

Volete che ve ne faccia poche? Visitatelo di rado!».

«Chiedete a Maria Santissima la grazia di fare con frequenza, ma sempre bene e con l’anima in ordine la Comunione. E per farla bene immaginate che non il sacerdote, ma la Madonna venga a darvi l’Ostia Santa. Nessuno avrà l’ardimento di dare un colpo al Cuore di Gesù che sta in braccio a Maria»[5].

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 Dobbiamo andare ad ossequiarlo nelle chiese, dove giorno e notte ci attende. Egli avrebbe potuto lasciarsi soltanto presente nell’Ostia durante la Santa Messa, oppure nell’atto che andiamo a riceverlo nella Comunione; ma no; volle trovarsi di continuo nelle nostre chiese, affinché, come verso a tenera madre, noi gli possiamo correre in braccio, se fosse possibile, tutti i momenti; egli vi sta per largheggiarci le grazie più segnalate; vi sta insomma per attirarci al suo amore in terra ed averci poi con Sé in Paradiso. Andiamolo dunque a visitare spesso.

Gli amici del mondo provano tanto felicità tra loro, che perdono talvolta le giornate intere per stare insieme. E perché non troveremo noi qualche ora del giorno per intrattenerci col migliore degli amici?»[6].

 

 INVOCAZIONI LITANICHE A DON BOSCO

San Giovanni Bosco, ti preghiamo
Don Bosco, dono dello Spirito Santo al mondo, ti preghiamo
Don Bosco, apostolo dell’Eucarestia, ti preghiamo
Don Bosco, apostolo di Maria Ausiliatrice ti preghiamo
Don bosco, promotore della devozione al papa, ti preghiamo
Don Bosco, Santo educatore, ti preghiamo
Don Bosco, Santo dell’ottimismo e dell’allegria, ti preghiamo
Don Bosco, modello degli educatori, ti preghiamo
Don Bosco, educatore generoso, ti preghiamo
Don Bosco, educatore paziente, ti preghiamo
Don Bosco, educatore alla ricerca dei giovani poveri, ti preghiamo
Don Bosco, educatore che accoglie i giovani emarginati, ti preghiamo
Don Bosco, educatore santo che forma alla santità i suoi ragazzi, ti preghiamo
Don Bosco, padre e maestro dei giovani, ti preghiamo
Don Bosco, esempio del buon pastore, ti preghiamo
Don Bosco, sempre impegnato per il bene delle anime, ti preghiamo
Don Bosco, instancabile ministro del sacramento della confessione, ti preghiamo
Don Bosco, delicata e rispettosa guida spirituale, ti preghiamo
Don Bosco, uomo di preghiera, ti preghiamo
Don Bosco, uomo di azione, ti preghiamo
Don Bosco, uomo costantemente unito a Dio, ti preghiamo
Don Bosco, fondatore della Famiglia Salesiana, ti preghiamo
Don Bosco, fondatore degli oratori salesiani, ti preghiamo
Don Bosco, sostenitore delle Missioni, ti preghiamo
Don Bosco, promotore della buona stampa, ti preghiamo
Don Bosco, difensore dei lavoratori e di chi è in cerca di lavoro, ti preghiamo
Don Bosco, suscita tra alcuni giovani,sacerdoti e suore secondo il cuore di Gesù, ti preghiamo
Don Bosco, rendi tanti giovani coniugi e genitori santi, ti preghiamo
Don Bosco, rendi tanti giovani buoni cristiani e onesti cittadini, ti preghiamo

 

O Spirito di Dio illuminami!

Fammi capir la mia missione in questa vita!

Dammi il gusto della verità.

Chiarisci a me stesso chi sono veramente.

Fammi capace di fedeltà.

 

Dammi fortezza

per impegnare tutte le mie facoltà e risorse,

per impiegare tutti i miei talenti,

per spendere

e, se necessario,

consumare tutta la vita nella missione ricevuta.

 

O Spirito Santo,

fammi sentire la gioia profonda di essere da te amato

e di poter amare con generosità.

Amen.



[1]Cf. Ángel Fernández Artime, Messaggio d’apertura dell’anno di celebrazione del bicentenario della nascita di don Bosco.

[2]Papa Francesco ha affidato a tre affermazioni uno sguardo sintetico così da poter valorizzare questo Anno speciale: guardare il passato con gratitudine, vivere il presente con passione e abbracciare il futuro con speranza.

[3] Giovanni Bosco, Pratiche divote per l’adorazione del Ss. sacramento.

[4] Domenico Bertetto, San Giovanni Bosco, Meditazioni.

[5] Adolfo L’Arco, Così don Bosco amò i giovani.

[6] Giovanni Bosco, Nove giorni consacrati all’augusta Madre del Salvatore sotto al titolo di Maria Ausiliatrice.