Domenica 21 ottobre, 92a Giornata missionaria mondiale, durante la Messa delle 11,15 abbiamo vissuto due momenti significativi.

Dopo l’omelia, i Bambini e le Bambine del I anno di catechesi si sono mossi dai banchi per andare in pellegrinaggio al cero pasquale. Vi hanno acceso una candela che hanno posto in un recipiente collocato davanti a una croce di legno (don Nazareno Orlandi che festeggerà martedì 23 ottobre i 69 anni di ordinazione sacerdotale, la realizzò decenni fa) per sottolineare che la fede ricevuta nel giorno del loro Battesimo e custodita dalla loro famiglia, ora diventava anche un loro esplicito impegno. Infatti, nel rito del Battesimo dei bambini, chi presiede il rito dicendo “Ricevete la luce di Cristo”, invita il padre o il padrino ad accendere la candela del battezzato al cero pasquale, aggiungendo poi: “A voi, genitori, e a voi, padrino e madrina, è affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare. Abbiate cura il/la vostro/a bambino/a, illuminato/a da Cristo, viva sempre come figlio della luce; e perseverando nella fede, vada incontro al Signore che viene, con tutti i santi, nel regno dei cieli”.

Prima della benedizione, sono stati invitati tutti coloro che frequentano il II anno di catechesi a collocarsi nel corridoio centrale mentre una catechista a nome delle altre, portava un cartellone accanto all’altare volendo così significare il riprendere – dopo la pausa estiva – il cammino intrapreso così da “professare sempre meglio la loro fede a lode e gloria di Dio Padre”, come si afferma alla conclusione del rito del Battesimo dei bambini, in vista della celebrazione dell’ultima Domenica di maggio.

Un momento toccante … per molti motivi.