30Si organizza per domenica 11 ottobre una gita alla Scarzuola e alle fonti del Clitunno.

La Scarzuola:

La località è citata dalle cronache medievali per essere quella in cui, nel 1218, San Francesco costruì una capanna nel punto in cui aveva piantato una rosa e un alloro e da cui era sgorgata miracolosamente una fontana. La capanna fu realizzata con una pianta palustre di nome Scarza, da cui deriverebbe il nome Scarzuola. Successivamente, per ricordare l’avvenimento, i Conti di Marsciano vi fecero costruire una chiesa e successivamente un convento, entrambi affidati ai Frati Minori, che vi rimasero fino agli ultimi anni del Settecento, quando ne presero possesso i Marchesi Misciatelli di Orvieto. Nella seconda metà del Novecento, più precisamente nel dicembre 1957, l’architetto milanese Tomaso Buzzi acquisì la proprietà dell’intero complesso, creandovi accanto una “città ideale” che lo rappresentasse, una vera e propria allegoria escatologica dell’esistenza, adottando il linguaggio ermetico caratteristico dell’aristocrazia massonica del Settecento.

Fonti del Clitunno:

Uno specchio d’acqua con un perimetro poco più lungo di 400 metri per una superficie di quasi diecimila metri quadrati. In questo piccolo laghetto numerosissime specie vegetali contribuiscono a dare quella caratteristica per cui le Fonti del Clitunno sono note. Il muschio, le fanerogame, la coda di cavallo acquatica, la mestolaccia, la brosca increspata, la gamberaja maggiore, il nontiscordardimè delle paludi, il nasturzio acquatico, detto anche crescione sono solo alcune delle piante che si trovano all’interno del laghetto.