(Porto sant’Elpidio, 21 settembre 2019)

Di seguito si offrono alcune indicazioni su Dare casa al futuro. Linee progettuali per la pastorale giovanile in Italia (documento che rilancia nel nostro paese quanto vissuto e maturato nel Sinodo).

Il giornalista Matteo Liut ha offerto diversi contributi (“Avvenire”, mercoledì 26 giugno 2019, p. 18), tra cui venerdì 9 maggio 2019 quando ha parlato del convegno CEI dedicato alla presentazione delle Linee. Ne presento alcune indicazioni in modo sintetico, così da essere preparati ad incontrare il responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, don Michele Falabretti, sabato 21 Settembre nel Palazzetto dello Sport di Porto Sant’Elpidio, quando interverrà sul “Fare casa con i giovani“.

 

Le linee progettuali non sono un progetto operativo definito, hanno bisogno di una declinazione concreta nelle realtà locali.

 

Nella prima parte si riflette sul Saper fare: la progettazione pastorale e la progettazione educativa passando da esperienze episodiche a percorsi consapevoli che uniscano vita e Vangelo.

 

Nella seconda parte ci sono nove capitoli divisi in 3 aree (3 sono i soggetti fondamentali: gli educatori, i giovani e la comunità cristiana). Si aprono nove strade che non hanno un itinerario già stabilito; ci sono strade da scoprire e forse ancora da tracciare.

La prima area: le attenzioni e competenze della pastorale giovanile ha 3 parole che offrono indicazioni a chi si offre per il servizio educativo: esserci, comunicare, fare casa.

La seconda area: la formazione dei giovani ha 3 parole: chiamati, responsabili e unici.

La terza area: la vita di comunità ha altre 3 parole: comunione, annuncio e diaconia.

 

Queste Linee progettuali giungono in prossimità della conclusione del decennio che i vescovi italiani hanno dedicato al tema dell’educazione (Educare alla vita buona del Vangelo, 4 ottobre 2010), che ha avuto come tappa qualificante il quinto convegno ecclesiale di Firenze (novembre 2015), nonché la XXXI Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia (26 al 31 luglio 2016), il cammino verso la celebrazione del Sinodo dei giovani (2017-2018), la XXXIV Giornata mondiale della Gioventù di Panama (22 al 27 gennaio 2019) e la firma dell’Esortazione apostolica post-sinodale di Francesco Christus vivit (25 marzo 2019) a Loreto.

 

Di seguito i temi scelti da Francesco per il percorso delle Giornate Mondiali della Gioventù, che culminerà nella celebrazione internazionale dell’evento (Lisbona 2022):

XXXV Giornata Mondiale della Gioventù, 2020: “Giovane, dico a te, alzati!” (cf. Lc 7,14)

XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù, 2021: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” (cf. At 26,16)

XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, 2022: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39)

 

Il cammino spirituale indicato dal Papa prosegue con coerenza la riflessione avviata con la Giornata Mondiale di Panama e con il cammino sinodale, in particolare con l’esortazione apostolica Christus vivit dove n. 20, cita il brano Lc 7, 14, esortando i giovani a lasciarsi toccare dalla potenza del Signore risorto e riprendere “il vigore interiore, i sogni, l’entusiasmo, la speranza e la generosità” che caratterizzano la gioventù. Quel che accomuna i tre temi è in effetti l’invito ai giovani ad “alzarsi”, a correre per vivere la chiamata del Signore e diffondere la buona notizia, come fece Maria dopo aver pronunciato il suo “Eccomi”. Il verbo “alzarsi” nel testo originale di Luca ha anche il significato di “risorgere”, “risvegliarsi alla vita”.