(31 luglio 2019)

Sant’Ignazio di Loyola, un cristiano chiamato per vie misteriose

a donarsi senza riserve a Cristo, impegnatosinella missione della Chiesa che ha insegnato ad amare più di sé e ha costituito la Compagnia di Gesù (Gesuiti) per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime. Persona poliedrica, da conoscere e da invocare con fede. Ci potrà far entrare di più nella missione che sta svolgendo Papa Francesco, ci farà comprendere meglio il suo ministero e ce lo farà amare di più.

Consiglierei per questo la lettura dell’articolo di Maurice Giuliani che ne offre una visione ricca e sintetica: La via di Ignazio di Loyola. Un ritratto spirituale di «opposizioni dialettiche» in La Civiltà Cattolica 2019 I 71-83 | 4045 (6/19 gennaio 2019), come anche l’omelia di Francesco in occasione della celebrazione per i 200 anni della ricostituzione della Compagnia di Gesù nella chiesa del SS. Nome di Gesù all’Argentina il 27 settembre 2014. La Compagnia fu soppressa per 41 anni (dal 1773 al 1814) e i gesuiti rimasero “grazie a un sovrano luterano e a una sovrana ortodossa”. Mi ha toccato rileggere queste e altre parole del Papa che offre un esempio di come fare discernimento (accettare le umiliazioni con Cristo umiliato, non difendersi sentendosi vittima ma riconoscendosi peccatori, far crescere la fiducia nella misericordia di Dio quando le circostanze ci buttano a terra, sentire la grazia di soffrire con Gesù (cf. Fil 1, 29) e … prosegue dicendo: “Remate, siate forti, anche col vento contrario! Remiamo a servizio della Chiesa. Remiamo insieme! Ma mentre remiamo – tutti remiamo, anche il Papa rema nella barca di Pietro – dobbiamo pregare tanto: Signore, salvaci!, Signore salva il tuo popolo! Il Signore, anche se siamo uomini di poca fede e peccatori ci salverà. Speriamo nel Signore! Speriamo sempre nel Signore!Conclude dicendo: “L’identità del gesuita è quella di un uomo che adora Dio solo e ama e serve i suoi fratelli, mostrando attraverso l’esempio non solo in che cosa crede, ma anche in che cosa spera e chi è Colui nel quale ha posto la sua fiducia (cf. 2Tm 1, 12). Il gesuita vuole essere un compagno di Gesù, uno che ha gli stessi sentimenti di Gesù (27 settembre 2014).