Martedì 6 settembre 2022, alle 11.30, presso la Sala Stampa della Santa Sede si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione dell’evento “Economy of Francesco – Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani”, che si terrà ad Assisi dal 22 al 24 settembre. Sono intervenuti S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e di Foligno, e Presidente del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”; Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Delegata per la Commissione Vaticana per il Covid-19, e Membro del Comitato scientifico di “Economy of Francesco”; Lourdes Hércules, giornalista, Staff di “Economy of Francesco” (Guatemala); Tainã Santana, studente di economia (Brasile); Aiza Asi, dottoranda in Economia e Management (Filippine); Giulia Gioeli, dottoranda in Scienze dell’economia civile (Italia). Sono stati a disposizione della stampa per domande e interviste, il Prof. Luigino Bruni, Professore Ordinario di Economia Politica presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e Direttore scientifico di “Economy of Francesco” e l’Avv. Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e Membro del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”. In allegato i testi degli interventi.

Conferenza Stampa di presentazione dell’evento “Economy of Francesco – Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani” (Assisi, 22-24 settembre 2022), 06.09.2022

 

Alle ore 11.30 di questa mattina, ha avuto luogo in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede la Conferenza Stampa di presentazione dell’evento “Economy of Francesco – Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani” in programma ad Assisi dal 22 al 24 settembre 2022. Sono intervenuti: S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e di Foligno, e Presidente del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”; Suor Alessandra Smerilli, F.M.A., Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Delegata per la Commissione vaticana COVID-19, e Membro del Comitato scientifico di “Economy of Francesco”; Lourdes Hércules, giornalista, Staff di “Economy of Francesco” (Guatemala); Tainã Santana, studente di economia (Brasile); Aiza Asi, dottoranda in Economia e Management (Filippine); Giulia Gioeli, dottoranda in Scienze dell’economia civile (Italia). Erano presenti in sala, a disposizione della stampa per domande e interviste anche il Prof. Luigino Bruni, Professore Ordinario di Economia Politica presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e Direttore scientifico di “Economy of Francesco”; l’Avv. Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e Membro del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”. Ne riportiamo di seguito gli interventi in lingua italiana.

 

Intervento di S.E. Mons. Domenico Sorrentino

Un saluto cordiale a tutti voi. Grazie, anche a nome dell’intero comitato organizzatore, per l’interesse che prestate all’iniziativa che sta per prendere corpo ad Assisi tra il 22 e il 24 settembre, con la presenza conclusiva di papa Francesco.

Si tratta di Economy of Francesco. Una iniziativa in cui saranno protagonisti i giovani. Ecco perché al tavolo siedono qui dei giovani. A me, come presidente del comitato, qualche parola introduttiva.

Com’è nata questa iniziativa: È nata da un’intuizione di papa Francesco, maturata in un colloquio col professor Bruni, ormai quasi quattro anni fa. In un secondo momento, non appena chiarita la location assisana, sono stato coinvolto anch’io, con incarico diretto del Papa. L’intuizione è questa: nessuno oggi dubita che l’economia mondiale abbia bisogno di un rinnovamento. Tanti percorsi – sia del pensiero economico mainstream, sia del pensiero economico alternativo – ci stanno provando. Il Papa si è chiesto: perché non provare con i giovani? Hanno il talento dell’entusiasmo, della creatività, del futuro. Per comprendere Eof, occorre innanzitutto tener presente questo. La sua ambizione sta certo anche nel presente, non solo nel futuro, ma i frutti maturi probabilmente si vedranno col tempo.

Il punto di partenza. Siamo al 1° maggio 2019, quando il Papa scrive una lettera molto ispirata ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo. Li invita a fare un “patto”, tra di loro e con lui, “per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani”. Per quest’obiettivo ambizioso, sceglie un’icona che da otto secoli non finisce di ispirare e di stupire: San Francesco. Dà ai giovani appuntamento nella città del Santo, quasi per prendere ispirazione diretta dal paesaggio da lui segnato otto secoli fa. Ricorda che in questa città, in casa del vescovo, il santo si spogliò di tutti i suoi beni per essere tutto di Dio e dei poveri. Quel gesto non fu, contrariamente a quanto potrebbe apparire a prima vista, un “no” all’economia, ma una sorta di “rifondazione” di essa il Papa parla di una «nuova visione dell’economia che resta attualissima». Non a caso oggi si è riscoperto un filone ispirante, che si suol chiamare “scuola francescana dell’economia”, quella dei Monti di Pietà e simili iniziative di pensiero e di azione che ancora gettano luce su una concezione autentica dell’economia.

L’ispirazione e la traiettoria. Il Papa mette così, con San Francesco, un primo punto fermo al suo dialogo con i giovani. Essi saranno ad Assisi non solo per discutere, ma anche per visitare i luoghi di Francesco e trarne ispirazione. All’inizio dovevano essere circa 2000. Nell’attuale versione post-pandemica saranno 1000. Non resteranno comunque sempre chiusi in un palazzo congressi: il secondo giorno, con i loro 12 villaggi tematici, si distribuiranno nei vari luoghi francescani della città, dalla Porziuncola alla Basilica di San Francesco, da San Damiano al Santuario della Spogliazione, e così via. Una full immersion nelle origini francescane. Economy of Francesco ha come stella polare il Santo di Assisi nella radicalità evangelica che lo portò a farsi povero e servo dei poveri e a cantare le lodi di Dio per frate sole e sora luna, ispirando ante-litteram una ecologia integrale.

Il secondo punto di riferimento, in filigrana presente nel nome stesso dell’iniziativa, è il pensiero di papa Francesco, che è in fondo il pensiero sociale della Chiesa con gli accenti che l’attuale pontefice ha dato ad esso, specie in alcuni documenti come Evangelii GaudiumLaudato si’ e Fratelli tutti. Economy of Francesco così non è una sorta di brain storming giovanile senza direzione di marcia, ma un percorso impegnativo, certo creativo e sperabilmente geniale, ma dentro l’alveo di alcuni precisi valori. Uno di essi, fondamentale, è la custodia del creato. Il Papa sottolinea però nella Lettera che essa non può essere disgiunta dalla sfida dei poveri e delle storture dell’economia mondiale che portano ad una iniqua distribuzione della ricchezza e delle opportunità. E completa poi il quadro esortando i giovani a correggere i modelli di crescita incapaci di garantire «l’accoglienza della vita, la cura della famiglia, l’equità sociale, la dignità dei lavoratori, i diritti delle generazioni future». Come si vede, uno spettro valoriale ampio, esigente, sfidante rispetto al “politicamente corretto” dei nostri giorni.

Lo shock pandemico e l’appuntamento differito. La decisione del Papa ci trovò entusiasti. Formammo subito un comitato: Diocesi di Assisi, Economia di comunione, Istituto Serafico di Assisi, all’inizio anche il Comune di Assisi, con una serie di partners dalle famiglie francescane, al Santuario della Spogliazione, alla Pro-Civitate Cristiana. Il comune di Assisi è passato in secondo tempo al ruolo di partner, ma ci sta aiutando molto nella realizzazione, che avverrà soprattutto nello splendido Teatro Lyrick. Come nostro riferimento autorevole della Santa Sede, diventato con gli anni sempre più efficace, abbiamo il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, grazie in particolare all’impegno di sr. Alessandra Smerilli. La data iniziale dell’evento doveva essere il 26-28 marzo del 2020. Provammo a resistere fino alla fine alle prime notizie della pandemia. Poi fu giocoforza arrenderci. Fu una grande delusione e ci fu un certo smarrimento. Di fatto, siamo arrivati fino ad oggi. Ma riteniamo questo differimento provvidenziale: ciò che abbiamo visto in questi anni, dalla pandemia all’attuale scenario segnato dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica, ha dato al panorama dell’economia mondiale degli elementi che lo rendono ancor più problematico e bisognoso di rinnovamento. Forse, senza questo forzato differimento, la nostra riflessione non sarebbe stata la stessa.

L’intermezzo di questi tre anni. Non sono stati anni di pausa. Al contrario. Ci siamo subito rimboccati le maniche, grazie al comitato scientifico coordinato dal prof. Bruni, con una serie di iniziative soprattutto in streaming, ma non solo. Eof si è diffusa nel mondo, in tutti i continenti. Abbiamo avuto anche Summer school e una Academy. Ogni anno abbiamo fatto il convegno in remoto, ricevendo un video messaggio del Papa. Insomma, grande lavoro, forse non abbastanza seguito dalla stampa e dall’informazione, ma per noi, e per i giovani, molto appassionato e fruttuoso. È ora venuto il momento della “raccolta”. Ma di questo parleranno i giovani al tavolo. A me piuttosto un’ultima parola sulle prospettive.

Quale futuro. Un’iniziativa come questa non può finire con l’evento. Ci lascia un capitale da investire. È stata voluta in vista di un processo, che è già in cammino, e non si fermerà, esprimendosi nelle tante reazioni che ha suscitato e susciterà nelle varie regioni del mondo. Dal punto di vista del comitato, non abbiamo per ora un progetto definito: esso dipenderà da quanto il Papa deciderà e dalle nostre generose ma povere forze. Tutto qui. Vorrei però esprimere un auspicio e un sogno. L’auspicio è che questi giovani che firmeranno il patto col Papa si impegnino ad aprire un dialogo con l’economia reale, il mondo imprenditoriale, le istituzioni bancarie, i colossi energetici, i centri della finanza. Verrebbe forse da commentare: Davide contro Golia? Appunto. La Bibbia insegna e il Papa ricorda ai giovani, alla conclusione della sua Lettera, che con l’aiuto di Dio sono possibili grandi cose e si può costruire un mondo più giusto e più bello. Il sogno è che ad Assisi, città-messaggio, città-simbolo, ora anche capitale di una nuova economia, un giorno, come il Papa oggi, i cosiddetti “grandi della terra” possano venire ad incontrarsi con i giovani del Patto, per ispirarsi alla profezia di Francesco e lascarsi interrogare dalla loro passione giovanile. Grazie della vostra attenzione.

Lascio per questo la parola ai giovani al tavolo. Ringraziandovi del gentile ascolto.

 

Intervento di Suor Alessandra Smerilli, F.M.A.

Dopo tanta attesa e tanto lavoro a distanza è una grande gioia per il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale poter vedere finalmente radunati ad Assisi i giovani economisti e imprenditori che vogliono impegnarsi in un patto per cambiare l’economia attuale, dare un’anima all’economia del futuro.

L’economia di Francesco non è un evento: è un processo già in atto, è un insieme di iniziative, una rete mondiale di giovani, che vedrà ad Assisi un momento pubblico, e da lì ripartirà per continuare nel quotidiano. Economia di Francesco è mettere insieme la profezia della “Laudato si’” e della “Fratelli tutti”, e il coraggio di toccare, abbracciare la povertà, proprio di san francesco di Assisi.

E quando così tanti giovani si mettono all’opera per dare corpo ai sogni e sperimentare la profezia di un’economia che non lascia nessuno indietro, e che sa vivere in armonia con le persone e con la terra, tutta la Chiesa deve gioire e deve sentirsi in dovere di informarsi, seguire e accompagnare questo processo, evitando la tentazione di voler inscatolare i giovani e i loro progetti in strutture preesistenti.

Come Dicastero vogliamo impegnarci a custodire e accompagnare il cammino già intrapreso, desideriamo conoscere meglio questi giovani, aiutarci insieme ad essere a servizio delle Chiese locali, dove si vivono le sfide più grandi, dove gli esclusi hanno diritto di avere un nome e un cognome, dove c’è necessità dell’entusiasmo dei giovani e della loro creatività: perché ci sia “vita, e vita in abbondanza” (Gv. 10,10) per tutti.

 

Intervento di Lourdes Hércules

Il programma

L’evento The Economy of Francesco (EoF), L’incontro, la festa, le idee, il patto – Assisi 2022 rappresenta il primo incontro internazionale in presenza, per i giovani economisti e imprenditori del mondo che hanno risposto alla chiamata ad attivare processi per un’economia più giusta e fraterna. Sarà dunque una festa per EoF, la celebrazione del cammino fatto, l’occasione per condividere le idee e le esperienze generate in questi anni di lavoro, uno scambio ricco di prospettive e di istanze. A tre anni di distanza dal lancio di EoF (maggio 2019), il programma dell’evento di settembre si concentrerà sul raccolto dei frutti maturati in tutto il mondo. Una narrazione della vita di EoF declinata in alcune delle sue dimensioni principali, attraverso lo sguardo, le parole e l’impegno dei giovani. Sarà anche un’occasione per ripensare alle grandi sfide del presente e del futuro.

Al centro della prima giornata due momenti importanti che abbiamo chiamato il raccolto – “the harvest”, perché ci permetteranno di “vedere” i passi che abbiamo fatto negli ultimi tre anni: nel mondo accademico, imprenditoriale, sociale, ambientale e altro. A partire dal nostro presente, approfondiremo temi che non possono essere trascurati in questo momento storico: la pace, la crisi climatica, la formazione, le diseguaglianze, il lavoro, le sfide energetiche, l’imprenditorialità, la finanza, per citarne alcuni. Per questo, sono previste anche tavole rotonde e conferenze in cui i giovani condivideranno riflessioni e idee con alcuni economisti di fama internazionale.

Previsti anche lavori di gruppo e networking in cui i partecipanti potranno presentare le proprie proposte e farne emergere di nuove. Opportunità che i giovani avranno prima di tutto nei 12 villaggi tematici, di cui si sono già occupati in questi anni. Questa volta con un incontro di persona, che permetterà loro di lavorare nei luoghi emblematici della città e del carisma di san Francesco. Su questo Tainã vi racconterà più dettagli. Inoltre abbiamo pensato ad uno spazio chiamato “hogar”: uno spazio informale di co-creazione, incontro, confronto realizzato dai giovani per i giovani, affinché possano esprimere e sviluppare le proprie idee accademiche e imprenditoriali, le proprie iniziative personali e collettive. In questo spazio, previste poster session, talk per presentare progetti di ricerca e di impresa, sessioni per lavorare insieme e confrontarsi, incontri fra partecipanti dello stesso paese.

Infine, l’evento si conclude con un momento che guarda al futuro e ci impegna: un patto.

Sarà un patto personale e collettivo tra i giovani e con Papa Francesco per impegnarsi insieme in questo cammino verso un’economia con l’anima e che non lasci indietro nessuno. Il patto insieme Papa Francesco, avverrà dopo un momento speciale che stiamo preparando, in cui li regaleremo un bouquet di storie che rappresentano la vita che ruota intorno a The Economy of Francesco.

Questi tre giorni non saranno semplicemente un’agenda da riempire. Sarà soprattutto un laboratorio in costruzione, un cantiere di idee e azioni, e anche un tempo per rallentare e lasciarsi ispirare. Previsti infatti anche momenti di meditazione e riflessione a partire da testi della grande letteratura e della poesia, arte, musica. Un ingrediente speciale saranno i momenti che abbiamo chiamato Tu a Tu con Francesco, che ci permetteranno di percorrere la città di Assisi per incontrare la storia e il messaggio sempre attuale di San Francesco per il mondo dell’economia, dell’ambiente, della finanza.

Un altro elemento importante sarà la sostenibilità dell’evento. Consapevoli che l’economia che vogliamo si costruisce anche con le azioni quotidiane, abbiamo pensato all’impatto sociale e ambientale che gli eventi internazionali hanno regolarmente. Vogliamo invertire la rotta. La profezia economica deve essere profezia anche ecologica: perché le due dimensioni sono inseparabili. Abbiamo pianificato e realizzato delle Azioni di Custodia del Creato. Alcuni esempi: allestimenti sostenibili e riduzione dei materiali monouso in plastica; utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili. Per la ristorazione, utilizzo di materie prime e prodotti provenienti da beni confiscati alla criminalità organizzata e a chilometro zero. Raccolta differenziata spinta, diario e kit sostenibile, calcolo dell’impatto e attività neutralizzazione e/o compensazione. Infine, al termine dell’evento, verrà prodotto un Report d’Impatto che possa dare il quadro di quanto messo in campo, e possa essere utile ad altri organizzatori di eventi ecclesiali. In tale report daremo conto sia delle azioni volte a ridurre le emissioni, sia delle azioni successive volte a mitigare gli effetti delle emissioni prodotte. In particolare, sono allo studio delle azioni di riforestazione in aree attraversate dal fuoco ed azioni di cura di boschi esistenti.

Insomma… Assisi sarà il punto di incontro in cui i giovani, insieme a Papa Francesco, si interrogheranno, ripenseranno e daranno speranza all’economia di domani.

 

Intervento di Tainã Santana

I villaggi

Sono Tainã Santana, laureato in amministrazione d’impresa in Brasile. Sto finendo la magistrale in economia qui in Italia. Mi sono sempre sentito chiamato dal grido di dolore dell’umanità, in particolare nei poveri e nei più piccoli. Nella mia città ci sono molti senza tetto, e questa realtà non mi ha mai lasciato indifferente. Durante la laurea studiavo molti aspetti belli dell’economia e del management, ma non riuscivo a capirne pienamente il senso poiché sentivo che mancava la componente umana e uno sguardo verso gli ultimi.

Quando ho sentito l’invito di Papa Francesco a dare un’anima all’economia l’ho sentito come un qualcosa di personale, e ho cercato il modo di coinvolgermi. Oggi collaboro con il team centrale per l’organizzazione dell’evento di settembre nella coordinazione dei villaggi.

Infatti, una delle coordinate su cui The Economy of Francesco si è sviluppato in questi 3 anni sono i 12 villaggi: 12 grandi ambiti tematici che rappresentano le sessioni di lavoro dei membri della community sui grandi temi dell’economia di oggi e di domani. Papa Francesco, infatti, ci ha invitato – e continua ad invitarci – a “ri-animare” l’economia. Questi 12 ambiti hanno preso la forma di villaggi perché sono e saranno sempre le persone che incontrandosi possono dare un’anima ad ogni aspetto della vita, e l’economia non è un’eccezione. I villaggi sono spesso crocevia di strade e cammini, luoghi di incontro fra persone e culture diverse. E anche naturalmente spazi di dialogo e di confronto, di domande e prospettive, di riflessioni e proposte.

I nomi dei villaggi EoF hanno messo insieme due grandi parole del nostro tempo: Una strettamente economica (lavoro, finanza, energia..) e una seconda – con cui la prima sembra essere in tensione (cura, umanita’, poverta’) – che rappresenta la sfida a cui siamo chiamati oggi… poiché è proprio lì dove siamo chiamati a fare la differenza – questo è stato fin da subito un chiaro segno dell’aspetto profetico di EoF, che non potrebbe mai mancare ad una realtà che porta il nome di Francesco. I villaggi sono:

  1. Agricoltura e giustizia
  2. Vita e stili di vita
  3. Vocation and Profit
  4. Lavoro e cura
  5. Management e dono
  6. Finanza e umanità
  7. Politiche per la felicità
  8. Business e Pace
  9. Economía è donna
  10. Energía e povertà
  11. Imprese in transizione
  12. CO2 della disuguaglianza

Alle attività dei villaggi parteciperanno i giovani di tutto il mondo insieme ad economisti e imprenditori senior che sono stati e saranno presenti con ruolo sussidiario. Da questo cammino scaturiscono iniziative concrete, segno tangibile dell’anima che si vuole dare all’economia.

Un esempio, fra tanti altri, è The Farm of Francesco. Nata da nove giovani da otto paesi diversi all’interno del villaggio di agricoltura e giustizia, l’iniziativa ha avuto fin da subito un doppio taglio: globale e locale. Sono partiti condividendo i dolori e le preoccupazioni che riguardano il sistema alimentare nel mondo di oggi, nonché tutte le ingiustizie e sfide sperimentate in questo campo. Così, sono arrivati al sogno di creare una soluzione per trasformare il sistema verso l’ecologia integrale. Hanno lanciato due progetti pilota in Nigeria e Brasile, preso parte a diversi convegni – es. Georgetown Univertisty, l’United Nations Food Summit 2021, e la COP26 e avviato numerose collaborazioni. Sono tutt’ora a lavoro e saranno presenti ad Assisi.

Un altro caso emblematico è il Pacar School Project, in Zambia. Alcuni dei membri dei villaggi di EoF, convinti che l’educazione sia un elemento cruciale, hanno pensato di offrire corsi di formazione nel campo dell’informatica. Lo fanno presso due istituti scolastici locali, che mancavano di elementi necessari al funzionamento (come cavi di rete, interruttori, ecc). Con l’aiuto della comunità di EoF hanno potuto avviare il progetto. Il primo passo è stato acquistare i materiali che servivano ed attrezzare le aule, e oggi possono offrire i corsi basandosi sulle reti locali delle scuole.

Durante l’evento, in particolare venerdì 23 settembre, i villaggi avranno occasione di incontrarsi in presenza – molti per la prima volta. Lì, oltre allo scambio di esperienze personali, continueranno a lavorare su idee e proposte che sintetizzeranno in un documento per esplicitare l’impegno che quel villaggio propone in risposta alla chiamata EoF.

 

Intervento di Aiza Asi

I partecipanti

Buongiorno a tutti, mi chiamo Aiza, vengo dalle Filippine. È per me una grande gioia essere qui con voi oggi e darvi alcune informazioni sui partecipanti all’evento.

Vorrei sottolineare che, nonostante il fatto che usiamo il termine “partecipanti” per indicare che stiamo partecipando a un incontro, in realtà siamo tutti protagonisti dell’evento, ognuno con un ruolo unico da svolgere, una storia da raccontare, una sfida da condividere con gli altri, un’azione concreta da proporre e un sogno da realizzare. Molti di loro hanno fatto parte dell’EoF fin dal suo inizio, nel 2019. Nel corso di questo processo, abbiamo incrociato le nostre strade; molti hanno costruito amicizie profonde; altri, dopo essersi conosciuti, proprio grazie all’EoF, si sono sposati; altri, nel frattempo, hanno avuto un bambino; alcuni religiosi hanno fatto i loro voti definitivi; alcuni studenti sono oggi giovani ricercatori; changemakers arrivati con un sogno in testa sono diventati imprenditori; abbiamo allargato le nostre reti a livello professionale e accademico e, ad i nuovi arrivati, offriamo la stessa amicizia. E ora continuiamo con lo stesso spirito e calore di famiglia. In altre parole, non siamo estranei gli uni agli altri. Le nostre vite continuano, ma ciò che le rende diverse da prima è che ora siamo insieme.

Abbiamo un totale di circa 1000 partecipanti provenienti da sei continenti. Il 3% proviene dal Nord America e dall’Oceania, l’8% dall’Asia, il 10% dall’Africa, il 31% dall’America Latina, e il resto dai Paesi europei. Per quanto riguarda il contesto, i partecipanti provengono dalle tre grandi categorie: impresa, changemaker e ricerca. Il 30% proviene dal mondo delle imprese; sono, pertanto, imprenditori, manager, e GIOVANI coinvolti in attività di start-up o anche con progetti definiti E/O in fase di sviluppo. Altro 30% dei partecipanti è impegnato nella ricerca. Si tratta di studenti di master e dottorato e di studiosi di economia e di altre discipline correlate. Gli altri (40%) sono changemaker, cioè promotori di attività al servizio del bene comune e di un’economia giusta, sostenibile e inclusiva nelle rispettive comunità. Sono coloro che intraprendono azioni creative per risolvere i problemi economici.

Permettetemi di condividere alcune delle ragioni per cui questi giovani vogliono far parte dell’EoF.

Ne cito alcuni:

– Vorrei partecipare a questo evento per conoscere le diverse attività della società civile e i modi per fare pressione sui governi. Tutte le regioni arabe, in particolare l’Iraq, soffrono di uno squilibrio o di una mancanza di diritti economici. Voglio imparare come difendere i diritti del lavoro, in particolare il diritto delle donne a garantire un’occupazione e a fornire loro una fonte di reddito; come difendere i diritti delle ragazze all’istruzione e come evitare che le ragazze abbandonino la scuola a causa delle condizioni economiche.

– I would like to participate in the EoF because I’m convinced that we need paradigm change. I am climatologist, specialized in renewable energies, risk and disaster management. No one can act totally in isolation. Together, we can do contribute to redefining our global economic system which, viscerally, must move in the direction of a sobriety which considers present and future generations, and which guarantees the safeguard of Creation. This urgent action is not only a duty; but “it must also above all protect man from his own destruction”. Environmental degradation is man-made, but so is its restoration and preservation.

– I dedicate myself, in my work, to the creation of new local economies. These local economies are the birthplace of a civil economy and a good relationship with material possession. I specifically investigate how technology, so present nowadays, could be used to encourage people to participate. I want to help in properly building technology, to create the correct governance of the common goods.

– Partecipare all’evento EoF significa per me tre cose. In primo luogo, desidero fare rete con altri studiosi di tutto il mondo che condividono la stessa passione e la stessa ambiziosa missione di creare, attraverso l’economia, un mondo in cui “nessuno sia lasciato indietro”. In secondo luogo, mostrare la bellezza di una società pluralista. Infine, voglio documentare e trasmettere questo evento, sia presso le mie reti sociali e professionali sia presso il più ampio pubblico dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico) e delle comunità musulmane.

Intervento di Giulia Gioeli

L’esperienza accademica

Uno degli ambiti centrali del processo di The Economy of Francesco è rappresentata dal mondo dello studio e ricerca.

Ho iniziato a far parte di The Economy of Francesco nel giugno del 2019. Allora non sapevo bene che strada intraprendere. Studiavo economia, mi piaceva l’economia civile e credevo in un’economia più umana, giusta ed inclusiva. In questo Economy of Francesco è stato un grande dono.

Prender parte alle attività di EoF mi ha aiutato a capire bene cosa fare, che strada intraprendere e a sviluppare una ricerca che avevo iniziato per la mia tesi triennale, unendo al mio percorso di studi in Economia civile, la storia di Francesco e dell’Economia Francescana. Ho infatti deciso di concentrare i miei studi sui Monti di pietà e sulle diverse forme da esso assunte nei secoli successivi alla sua nascita – non sempre ad opera dei francescani – i Monti Frumentari e i Monti dotali. Un esempio importante per la storia della nostra economia e della finanza, ma soprattutto della nostra società. Come me molti sono stati i giovani che in questi anni hanno avuto la possibilità di poter presentare e sviluppare le proprie ricerche e di potersi confrontare con studiosi, docenti e colleghi.

L’anima accademica di EoF è una delle più importanti. Infatti, un primo progetto che è nato grazie a questa presenza è la EoF Academy, una rete internazionale di giovani studiosi che si è costituita con l’obiettivo di condurre e promuovere la ricerca scientifica su questioni relative a The Economy of Francesco. Questi circa 20 giovani studiosi di oltre 15 paesi del mondo sono stati anche coinvolti nell’organizzazione progettuale dell’evento E saranno protagonisti del programma.

Entrando nel vivo dell’evento

Due principali panel dell’evento in programma il 22 mattina. Il primo approfondirà le principali idee emerse in EoF e necessarie al cambiamento di prospettiva di una nuova economia. Temi emersi soprattutto durante le due edizioni della EoF school. La prima ha mostrato come il futuro dell’economia riguardi i beni comuni e che, se l’umanità vuole sopravvivere, è necessario prima immaginare e poi attuare un cambiamento fondamentale, profondo ed efficace verso una nuova economia che salvaguardi i beni comuni. Questa prima edizione ha inoltre portato alla realizzazione di un libro che verrà presto pubblicato. L’evento sarà anche l’occasione per presentare già due libri frutto di questi anni di lavoro. Uno che raccoglie le storie dei giovani che fanno parte di questa comunità globale, l’altro, un glossario che raccoglie 33 concetti economici, alla luce di EoF. Nella seconda edizione della EoF School conclusasi invece lo scorso giugno abbiamo cercato di mettere in discussione le radici e il paradigma di base del nostro sistema economico proponendo un “paradigma vegetale”. Se l’economia vuol veramente evolvere verso il sostenibile, deve diventare meno animale e più vegetale. Meno gerarchia e più potere distribuito, meno velocità, meno spostamenti fisici di persone e di merci, più ancoraggio al territorio, più capacità di pensare e di vedere con tutto il corpo.

Il secondo panel riguarderà invece progetti e azioni nate in questo tempo nel mondo dell’impresa e delle ONG in diverse parti del mondo. Solo per citarne alcune: la Casa di Francesco, un luogo in Brasile in cui giovani possono sperimentare l’ecologia e l’economia integrali, cercando di percepire le lacune dell’economia reale, la cultura dello scarto e, attraverso l’incontro con i poveri recuperare elementi reali per ricostruire nuove interazioni ecologiche ed economiche. Legandomi a quest’ultimo aspetto fondamentale sarà anche la dimensione vocazionale ma anche personale di tutti i giovani coinvolti di tutto il mondo, dimensione che emergerà soprattutto quando sentiremo le storie di questi giovani, dei loro progetti e il coinvolgimento delle comunità locali.

Un altro grande valore di Economy of Francesco che sarà riproposto durante l’evento è la dimensione di dialogo e approfondimento tra giovani e senior. Avremo il piacere di avere con noi Vandana Shiva, Gaël Giraud, Stefano Zamagni, Vilson Groh, Leonardo Becchetti, Francesco Sylos Labini, Helen Alford, Jeffrey Sach, Kate Raworth che da tempo seguono EoF e che condivideranno i tre giorni con i giovani. Quindi saranno coinvolti nei lavori dei villaggi, nei colloqui privati, in conferenze. Previsti anche 6 workshop sui temi della educazione, imprenditorialità, modelli di business, per fare alcuni esempi.

The Economy of Francesco è tutto questo. Giovani con la voglia di un cambiamento di un mondo più giusto ed inclusivo. In questi anni nonostante l’impossibilità di vederci e lavorare in presenza Economy è andata avanti e sta crescendo sempre di più. Abbiamo capito che solo unendoci con le nostre diverse culture, idee e visioni possiamo fare qualcosa di bello e grande. Sarà davvero bello e emozionante ritrovarci tutti ad Assisi e continuare questo grande lavoro insieme.