Dal 31 agosto all’8 settembre 2022 si tiene a Karlsruhe (Germania) l’undicesima Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC; in inglese, WCC), l’organo principale che si occupa del dialogo fra le differenti Chiese cristiane nel mondo. Parteciperanno 800 delegati delle chiese membri da tutto il mondo, altri 500 tra osservatori, ospiti e credenti di varie religioni, oltre 300 studenti e volontari: in totale più di 1500 persone in ciascuna giornata. Si tratta di un “Raduno di fede e di comunione” del massimo organo di governo del Consiglio ecumenico mondiale, che si riunisce di norma ogni 8 anni (l’ultima volta a Busan, in Corea del Sud, nel 2013).

Che cosa fa? Elegge il Comitato centrale e i presidenti, stabilisce la direzione “politica” del Consiglio ecumenico delle chiese, elabora dichiarazioni pubbliche, rivede il lavoro del Consiglio, apporta eventuali modifiche a costituzione e regolamenti, decide le linee-guida sulle finanze. Le decisioni vengono prese con il metodo del consenso.

I lavori quotidiani si articoleranno in diversi momenti: ci saranno pre-assemblee su donne e uomini, giovani, indigeni, persone con disabilità, una preghiera mattutina e una serale, cinque plenarie e riflessioni teologiche, gruppi di studio della Bibbia e di formazione, conversazioni ecumeniche, meeting confessionali e regionali, oltre che momenti più “istituzionali” e tecnici come le Commissioni, i report e le elezioni.

Si terranno anche degli spazi “in stile social forum”, ovvero i Brunnen (letteralmente ‘fontana’, in tedesco), dove si svolgeranno workshop, mostre e attività culturali, performance.