Oggi si sarebbe dovuto concludere il 64° Convegno Missionario Nazionale dei seminaristi che era stato fissato dal 22 al 25 aprile 2020 presso la Domus Pacis (Piazza Porziuncola, 1; Santa Maria degli Angeli- Assisi), ma era stato annullato.

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per la 96ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore Domenica,
26 aprile 2020

Guardare al futuro è un’esigenza fondamentale per chiunque voglia dare compimento alle attese dell’umanità. Ma per pensare e costruire il futuro bisogna partire dai giovani e investire su di loro. Per questo il futuro si declina sempre con l’educazione e sarà tanto più positivo quanto più solido e qualificato sarà l’investimento educativo. La Chiesa, fedele al suo Maestro che amava fissare lo sguardo sui giovani (cfr. Mc 10, 21), continua a rivolgersi con particolare attenzione e affetto alle nuove generazioni, anche perché il futuro si è fatto più complesso e incerto. Papa Francesco ha ben compreso, e ricorda a tutti, che ci troviamo oggi ad affrontare un vero e proprio ‘cambiamento d’epoca’ in cui è in gioco il futuro stesso dell’umanità. Non sono pochi i fattori che gettano ombre sul futuro. La Chiesa sente pertanto l’urgenza di porre basi solide per affrontare con spirito nuovo il futuro, investendo in modo speciale sulla formazione dei giovani. È quanto emerso anche dall’ultimo Sinodo ordinario ed è il cuore di quanto proposto dal Pontefice nella Christus vivit (cfr. nn. 221-223). A rendere concreta e operosa questa prospettiva mira anche l’iniziativa promossa dal Santo Padre e finalizzata a Ricostruire il patto educativo globale. Per questo occorre dar vita ad un «villaggio dell’educazione’ capace di realizzare ‘un’alleanza tra tutte le componenti della persona: tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra i docenti, gli studenti, le famiglie e la società civile con le sue espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidali» ( Messaggio del 12 settembre 2019). È in questo contesto che le diocesi italiane si apprestano a celebrare, domenica 26 aprile 2020, la 96ª Giornata nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che avrà come tema di riflessione e confronto “Alleati per il futuro”. In profonda sintonia con il patto di alleanza che la Chiesa ha stretto con e per i giovani, l’Ateneo dei cattolici italiani è chiamato a dare continuità e nuovo vigore ad un progetto che ha saputo aprire la porta del futuro a molte generazioni di giovani, formando personalità e professionisti che sono stati linfa vitale per lo sviluppo del Paese e la vita della Chiesa. Alleati per il futuro significa collaborare assieme per sviluppare una visione antropologica integrale in grado di contrastare i processi di frammentazione e disgregazione che insidiano il cammino degli uomini del nostro tempo a livello individuale, familiare e sociale. I giovani guardano con fiducia ai luoghi dell’educazione e del sapere. Cercano maestri che sappiano aiutarli a maturare dal punto di vista umano, professionale, culturale e spirituale per diventare protagonisti del futuro. Servono volti e ambienti dove poter scoprire e coltivare i talenti per farli fruttare e metterli a servizio del bene comune. È questa la missione di un Ateneo che da sempre, fedele alla geniale intuizione del fondatore p. Agostino Gemelli e dei suoi collaboratori, vuole offrire ai giovani studenti le migliori condizioni per assimilare e custodire il patrimonio di conoscenze accumulate nel corso dei secoli, declinandole nel contempo con i nuovi contributi della scienza e della cultura al fine di raggiungere sintesi sempre più appropriate e corrispondenti alla dignità e alle più alte aspirazioni dell’animo umano. Alleati per il futuro significa aver il coraggio di prospettare ai giovani percorsi esigenti e impegnativi attraverso cui sperimentarsi e crescere. I nuovi scenari delineati dall’intelligenza artificiale, dalle nuove tecnologie digitali, dalle neuroscienze e, più in generale, dall’evolversi del rapporto tra l’essere umano e le macchine sono affascinanti ma anche bisognosi di attento discernimento. Mentre appare sempre più difficile tracciare i confini dell’umano, cresce la domanda di senso e di criteri etici, soprattutto tra i giovani. Siamo convinti che solo una rinnovata alleanza tra la scienza e la fede, in un dialogo aperto e costruttivo tra i saperi, potrà fornire risposte adeguate. Come e più che nel passato la comunità ecclesiale italiana vede nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alle soglie del suo centesimo anno di attività, un faro e un volano per accompagnare i giovani, in modo altamente qualificato e profondamente motivato, ad affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Alleati per il futuro, significa stringere un patto educativo tra le generazioni e tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’umanità. I continui e accorati appelli di papa Francesco e quanto chiaramente proposto nell’Evangelii gaudium e nella Laudato si’ per imprimere una svolta al cammino dell’umanità hanno bisogno di interpreti saggi e coraggiosi. Servono leader preparati e intraprendenti che sappiano affrontare con competenza, autorevolezza scientifica e profonde convinzioni morali i nodi irrisolti della “casa comune”. La Chiesa e la società italiana si aspettano dall’Università Cattolica che sappia preparare gli uomini e le donne del futuro. Ne abbiamo urgente bisogno: per sviluppare un’economia e una finanza a servizio di tutti, capace di liberare i più poveri dalla miseria e dallo sfruttamento; per gestire in modo solidale i flussi migratori rimuovendo le cause costrittive e garantendo a tutti libertà di movimento e accoglienza dignitosa; per attuare politiche condivise e processi virtuosi a salvaguardia dell’ambiente; per realizzare uno sviluppo sostenibile prima che i cambiamenti climatici mettano a repentaglio il destino dell’umanità. I lusinghieri risultati raggiunti in questo secolo di operosa attività accademica ci consentono di guardare con fiducia al futuro dell’Ateneo dei cattolici italiani, impegnato in importanti progetti di rinnovamento e crescita. La Chiesa italiana mentre conferma l’affettuosa vicinanza con la preghiera e il sostegno materiale, esprime la più sincera gratitudine a tutti coloro che oggi si spendono per il bene dell’Ateneo e ne affida lo sviluppo allo sguardo premuroso di Maria, sede della sapienza. Roma, 28 gennaio 2020 Memoria di San Tommaso d’Aquino